mercoledì 21 gennaio 2009

ISABELLA CALIDONNA GdM2009

Isabella Calidonna

Isabella Calidonna è nata a Lamezia Terme (Catanzaro, Italia) nel 1981. Ha compiuto i suoi studi universitari a Cosenza presso l’Università della Calabria conseguendo il titlo di dottore (laurea di primo livello) in Conservazione dei Beni Culturali nel dicembre del 2004, e di dottore Magistrale in Storia e Conservazione dei Beni Artistici e Archeologici nel luglio 2007. Nel novembre del 2007 ha vinto il concorso per accedere alla Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte presso l’Università di Siena dove attualmente frequenta il secondo anno.
Nel 2008 inizia la sua collaborazione come curatrice presso la Galleria Quadratureformedarte di Lamezia Terme, dove tutt’ora lavora e per cui ha curato la mostra di Laura Fiume, pittrice, desinger, stilista e ceramista, figlia di Salvatore Fiume, inaugurata nel novembre 2008, e per cui è in procinto di organizzare nuovi eventi.
I suoi campi di interesse sono molteplici, ma presenta una spiccata propensione verso il mondo artistico femminile dal Rinascimento fino alla contemporaneità. Interesse dei suoi studi sono state Sofonisba Anguissola, vissuta in pieno Rinascimento, precorritrice di un nuovo tipo di donna, e di donna come artista, soggetto della tesi di primo livello con la quale è arrivata finalista al concorso “Premio L’Autore” promosso dalla casa editrice MEF – Maremi Editori Firenze;
Diana Scultori, di cui ha studiato diverse incisioni indagando in particolar modo lo scambio culturale tra l’ambiente Mantovano e l’europa del nord. Relazione presentata per la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte di Siena.
Ha inoltre iniziato da poco una ricerca presso l’Accademia di San Luca, affidatagli dalla dott.ssa Angela Cipriani, su tre figure femminili poco indagate nel panorama accademico tra Settecento e Ottocento: Matilde Malenchini, Bianca Testa e Rosa Mezzera.
Altro suo campo d’interesse è l’Ottocento calabrese per cui sta preparando un contributo al seminario che si terrà nel mese di marzo presso l’Università della Calabria, sul pittore monteleonese Emanuele Giuseppe Paparo, soggetto della sua tesi magistrale. In particolare ha voluto indagare la tappa romana del pittore (1806 – 1809) ed erudito ottocentesco, trait d’union tra la pittura di stampo settecentesco e la pittura neoclassica; si è verificata la veridicità e l’entità dei rapporti intrecciati in quel lasso di tempo e analizzato la richesta di accesso presso l’Accademia di San Luca con una lettera scritta dal pittore e allo stato degli studi sconosciuta.
All’interno del seminario in ricorrenza delle celebrazioni sulla giornata della memoria presenterà un contributo sull’artista di origini ebraiche, nata però in Lituania, Antonietta Raphael, “la scuola di via Cavour” come la definì lo storico dell’arte Roberto Longhi; donna vitale, esuberante, delicata, complicata e coraggiosa. Subì le persecuzioni razziali, ma riuscì a salvarsi,insieme alla sua famiglia, con la fuga nell’agosto del ’39 disperdendo così il suo nome. Attraverso un’accurata ricerca bibliografica ed una ancor di più capillare ricerca archivistica, con la quale si è avuto accesso alla corrispondenza dell’artista e ai suoi diari, si è inteso ricostruire il suo percorso artistico, approfondendo in particolar modo l’evolversi del suo linguaggio, a partire dalle sue prime esposizioni, e analizzando l’arte degli anni 30 e 40, quelli più profiqui dal punto di vista lavorativo, ma anche quelli più drammatici, che esprimono più di tutti nelle sue sculture l’espressione di un disagio.

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